Corte di Cassazione: può la ex moglie trasferirsi con i figli in altra città a 850 km di distanza? Dipende.
Con la pronuncia 7 maggio 2024, n. 12282, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittima l'autorizzazione concessa dal Tribunale alla ex moglie per il trasferimento di questa e dei tre figli minorenni in altra città posta ad 850 km da quella in cui i predetti soggetti e l'ex marito hanno sempre vissuto e tuttora abitano.
L'autorizzazione era stata concessa alla ex moglie sulla scorta dell'allegazione di quest'ultima secondo cui ella avrebbe ricevuto un'importante opportunità lavorativa.
La Corte d'Appello rigettato il ricorso del padre.
La Corte di Cassazione, dal canto suo, ha ritenuto illegittima tale autorizzazione, a prescindere dalle dichiarazioni dei tre figli minorenni (i quali si erano espressamente dichiarati favorevoli al trasferimento, avendo già visitato le nuove scuole ed essendo la mamma disponibile a riportarli nella loro città natale ove la vita nella nuova città risultasse in seguito non essere di loro gusto).
Per i Giudici di legittimità è necessario valutare i potenziali rischi per la bigenitorialità, soprattutto alla luce del fatto che, nella fattispecie, i due ex coniugi avevano trovato un accordo sull’affido condiviso dei tre figli minorenni.
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