Diritto di visita genitore non affidatario

La Corte di Cassazione sancisce principi importanti in materia di diritto di visita da parte del genitore non affidatario della prole

Con la sentenza n. 39411 del 21/10/08 la quinta sezione penale della Suprema Corte ha stabilito che ogni padre non affidatario ha il diritto di costruire con i propri figli un rapporto fondato sulla genuinità e conoscenza reciproca. Sostanzialmente i giudici affermano che il diritto di visita del genitore non affidatario si deve configurare come uno “strumento in forma affievolita o ridotta per l’esercizio del fondamentale diritto-dovere di entrambi i genitori di mantenere, istruire ed educare la prole, il quale trova riconoscimento costituzionale nell’art. 30, comma primo della Costituzione”. La decisione della Corte assolveva un padre che, in risposta ai comportamenti esasperanti del genitore affidatario e dei relativi familiari, si era loro rivolto con parole ingiuriose. I giudici della Corte di Cassazione hanno affermato che nel caso de quo sussisteva l’esimente della provocazione: lo stato di ira del padre era stato “determinato dal fatto ingiusto altrui”; da un fatto che, “sebbene non illecito o illegittimo” si delineava “quale atteggiamento contrario al vivere civile”.

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